viernes, mayo 02, 2008

Lee Romana en el Tercer Festival Internacional de Poesía

Tercer Festival Internacional de Poesía
6 al 9 de mayo de 2008
Sala Rincón de la Lectura
Pabellón Ocre



PROGRAMA

MARTES 6 DE MAYO
20:30 a 22:00 Inauguración
Luis García Montero (España)
Jacobo Rauskin (Paraguay)

MIÉRCOLES 7 DE MAYO
17:30 a 19:00 Recital de poesía
Ana Marques Gastão (Portugal)
Graciela Di Bussolo
Mónica Tracey
Delia Pasini
Coordina: Florencia Abadi

19:15 a 20:15 Diálogo
María Meleck Vivanco
Daniel Chirom

20:30 a 22:00 Recital de poesía
Adnan Ozer (Turquía)
Osvaldo Picardo
Alejandro Archain
Patricia Rodón
Coordina: Poly Balestrini

JUEVES 8 DE MAYO
18:30 a 20:00 Recital de poesía
Cecilia Romana
Alejandro Carrizo
Emilio Coco (Italia)
Alejo González Prandi
Reynaldo Lacámara (Chile)
Coordina: Alejandro Margulis

20:30 a 22:00 Recital de poesía
Enrique Butti
Jean Marc Desgent (Canadá)
Raúl Mansilla
Sebastián Riestra
Coordina: Laura López

FECHA: 9 DE MAYO
19:00 a 20:30 Recital de poesía
Julio Bepré
Mario Caparra
Arturo Carrera
Liudmila Quincoses (Cuba)
Coordina: Cynthia Sabat

20:30 a 22:00 Recital de poesía
Juan García Gayo
Rosa Machado
María del Carmen Marengo
Miguel Márquez (Venezuela)
José Javier Villarreal (México)
Coordina: Juan Pablo Bertazza

22:15 a 22:00 Cierre del Festival
Hugo Padeletti



Durante cuatro días habrá recitales de poesía, y otras actividades con la intención de promover el enriquecimiento entre los asistentes. En esta edición se ha incorporado como novedad la lectura en Hospitales y Cárceles, de este modo la Feria Internacional del Libro de Buenos Aires sale al encuentro de aquellos que no pueden visitarla.


4 comentarios:

Anónimo dijo...

no me gusta este blog ste blog es (m) aunq... algunas cosas no es q esten muy mal estan peor!

Anónimo dijo...

Sobre gustos no hay nada escrito...
aunque a mi no me gusta la gente que escribe "q" en lugar de "que"...

Anónimo dijo...

Ya no es lo que era este blog,
se volvió oficial...
Prefería el talento creativo a la necesidad de figurar cueste lo que cueste...

Anónimo dijo...

Saggio critici sulla Sfogliatelle Napuletane
Per il Dottore Genaro Spichiafuocco
Accademia Italiana Gastronomia Storica

Le sfogliatelle sono, infatti, un dolce molto difficile da fare in casa. A meno che, ovvio, non si amino le sfide impossibili.Per realizzare le sfogliatelle ricce occorrono innanzitutto una farina finissima e una speciale sugna bianca lavorata a freddo che usano i pasticcieri. Sulla spianatoia fate la farina a fontana, nel mezzo mettete il miele e 5 grammi di sale sciolto in un poco d'acqua. Continuando a versare l' acqua a piccole dosi, intridete la farina, e, lavorandola tra le dita, formate tanti sfrizzoli che infine riunirete formando un tutto omogeneo. Lavorate questa pasta per una buona mezz'ora, premendola con le nocche delle dita, pigiandola con le palme delle mani,battendola col mattarello. Smettete soltanto quando la pasta sarà liscia ed elastica. Formatene allora una palla, con un pennello cospargete}a di sugna e lasciatela riposare per circa un'ora. Prendete la pasta e tendetela col matterello su una spianatoia leggermente infarinata, in una striscia molto stretta e lunga parecchi metri. Facendo quest'operazione, dovete stare attenti che la striscia non si allarghi e tanto meno che la pasta si laceri e senza mai usare la farina. Quando finalmente la striscia avrà l'altezza di n paio di millimetri, accantonatene una parte in un angolo della spianatoia, ripiegandola mollemente su se stessa a fisarmonica. Iniziate a ridistenderne circa mezzo metro,portandola alla sottigliezza di un millimetro. Spalmate di sugna sciolta, usando un pennellino, il pezzo di sfoglia spianato al massimo della sottigliezza e arrotolatelo man mano strettamente su se stesso. Senza tagliare dal resto la parte unta e arrotolata, spianate un altro mezzo metro di pasta, mettetevi la sugna e arrotolatela. Proseguite con io stesso sistema fino ad esaurimento della pasta. Vi troverete allora un rotolo di circa trenta centimetri di lunghezza e sette - otto di diametro, che ungerete tutt'intorno di sugna sciolta, porrete in un piatto, ricoprirete con un pezzo di carta oleata e metterete nel frigorifero, lasciandovelo per almeno ventiquattro ore. Venuto il giorno di procedere alla cottura delle ricce, preparate con gli ingredienti sopra indicati il ripieno. Togliete dal frigorifero il rotolo di pasta, onetelo sulla spianatoia e tagliatelo a fette dello spessore di un centimetro.E come sempre: "Menja bé, caga fort, i riu-te de la mort." Spero che abbiano gradito questo saggio sulla Sfogilatelle Napuletane e se non gradissero, ma che se ne andassero a fangulo tutti quanti!